compiti
un piccolo segreto, misto mare, prese a volare per il cielo più blu.
dentro al segreto, in mezzo ai ricci e alle vongole, c'era un piccolo motore asciutto, che si riprometteva di fare i compiti verso pomeriggio inoltrato.
ma i compiti non si fanno al pomeriggio inoltrato, dato che già l'odore di cena, tra spizzichi d'aglio e trote salmonate al limone, si espande per casa, lentamente come il venticello della calunnia.
un merlo dal becco arancione svolazzava anche lui per il cielo più blu.
inevitabile fu l'incontro con il piccolo segreto, e con il di lui motore asciutto.
attratto dal suo olfatto, che aveva individuato tracce di misto mare lassù dove usualmente osano le aquile, il merlo prese a fare domande al piccolo segreto, il quale rispondeva per mezzo del motore asciutto.
'ciao piccolo segreto'
'ciao merlo dal becco arancione', rispose il piccolo segreto, con fare ventriloquo.
'che strana voce che hai, o piccolo segreto'
'certo, o merlo dal becco arancione, il piccolo segreto non parla. chi proferisce verbo sono io, al suo interno, sono un piccolo motore asciutto'
il merlo dal becco arancione rimase esterrefatto, e, temporeggiante, si mise a svolazzare attorno ad un asse immaginario. non trovava modo di replicare al suo curioso interlocutore.
'non devi sentirti in imbarazzo, merlo mio', lo incoraggiò il piccolo motore asciutto, invisibile dentro al piccolo segreto, 'io sono in viaggio, e mi fa piacere scambiare qualche parola con te, nel frattempo'
il merlo dal becco arancione tornò ad essere incuriosito.
'dove stai andando, di bello, col tuo carico di odori pesciosi, che poco hanno a che fare con il cielo più blu?'
'vedi, amico mio, ho voluto portare un po' di ricci e di vongole a spasso, a guardare il loro mare turchese dall'alto, con prospettiva diversa'.
'ma dove stai andando, con gli amici ricci e le amiche vongole? qual è la tua destinazione finale?'
il piccolo segreto fece una piroetta attenta e una capriola felice. poi tornò di fianco al merlo dal becco arancione.
'sto andando in capo al mondo, ebbene sì, mi sono deciso'
'in capo al mondo? ma riuscirai a fare i compiti per pomeriggio inoltrato? non credo sia così facile arrivare lì in fondo, e poi tornare in tempo per i compiti e per la cena'
'comprendo i tuoi dubbi, o mio compagno volante. intanto però mi sono messo in viaggio, e voglio credere di poter arrivare in tempo per colmare questo mio desiderio e per portare a termine i compiti entro il tramonto.'
'te lo auguro, e vorrei proseguire con te. me lo concedi?'
'certo, certo, mi piace condividere le mie destinazioni. se sei armato della stessa volontà, voleremo insieme per il cielo più blu, fino a quando troveremo il cartello capo-al-mondo. poi ci gireremo, magari con qualche piroetta, e torneremo indietro.'
il merlo dal becco arancione prese a volare convinto fianco a fianco con il piccolo segreto. dall'alto vedeva il mondo marrone ed il mare turchese, alla vista del quale i ricci e le vongole si agitavano felici attorno al piccolo motore asciutto.
tutto procedeva secondo programma, quando, improvvisamente, il merlo individuò una zona fragolosa, rossa e succulenta, laggiù, sulla terra, in mezzo ad una via cittadina in odore di mercato all'aperto.
senza indugiare oltre, vi si buttò a capofitto, dimenticando il passato, la recente scoperta, il patto stretto con il piccolo segreto e la reale volontà di vedere, una volta nella vita, la fine del mondo.
rubò una fragola e si mise a beccarla di lato, assaporandone l'odore fresco ed il gusto soave.
il merlo dal becco arancione era appoggiato ad un ramo basso di quercia, e si stava riposando, dopo la scorpacciata di fragola. il sole era già tramontato di lato ed il cielo diveniva sempre meno blu, lasciando il posto al nero di buio.
improvvisamente, si ricordò del piccolo segreto e del suo motore asciutto.
preso dallo sconforto, si mise a guardare a destra e a sinistra, in alto e in basso, avanti e indietro. niente. non c'era traccia del suo amico, che avrebbe dovuto essere già di ritorno dopo aver doppiato il capo del mondo.
così, il merlo dal becco arancione si rese conto di aver perso per sempre un piccolo segreto che voleva arrivare lontano.
peccato, avrebbe potuto essergli utile.
dentro al segreto, in mezzo ai ricci e alle vongole, c'era un piccolo motore asciutto, che si riprometteva di fare i compiti verso pomeriggio inoltrato.
ma i compiti non si fanno al pomeriggio inoltrato, dato che già l'odore di cena, tra spizzichi d'aglio e trote salmonate al limone, si espande per casa, lentamente come il venticello della calunnia.
un merlo dal becco arancione svolazzava anche lui per il cielo più blu.
inevitabile fu l'incontro con il piccolo segreto, e con il di lui motore asciutto.
attratto dal suo olfatto, che aveva individuato tracce di misto mare lassù dove usualmente osano le aquile, il merlo prese a fare domande al piccolo segreto, il quale rispondeva per mezzo del motore asciutto.
'ciao piccolo segreto'
'ciao merlo dal becco arancione', rispose il piccolo segreto, con fare ventriloquo.
'che strana voce che hai, o piccolo segreto'
'certo, o merlo dal becco arancione, il piccolo segreto non parla. chi proferisce verbo sono io, al suo interno, sono un piccolo motore asciutto'
il merlo dal becco arancione rimase esterrefatto, e, temporeggiante, si mise a svolazzare attorno ad un asse immaginario. non trovava modo di replicare al suo curioso interlocutore.
'non devi sentirti in imbarazzo, merlo mio', lo incoraggiò il piccolo motore asciutto, invisibile dentro al piccolo segreto, 'io sono in viaggio, e mi fa piacere scambiare qualche parola con te, nel frattempo'
il merlo dal becco arancione tornò ad essere incuriosito.
'dove stai andando, di bello, col tuo carico di odori pesciosi, che poco hanno a che fare con il cielo più blu?'
'vedi, amico mio, ho voluto portare un po' di ricci e di vongole a spasso, a guardare il loro mare turchese dall'alto, con prospettiva diversa'.
'ma dove stai andando, con gli amici ricci e le amiche vongole? qual è la tua destinazione finale?'
il piccolo segreto fece una piroetta attenta e una capriola felice. poi tornò di fianco al merlo dal becco arancione.
'sto andando in capo al mondo, ebbene sì, mi sono deciso'
'in capo al mondo? ma riuscirai a fare i compiti per pomeriggio inoltrato? non credo sia così facile arrivare lì in fondo, e poi tornare in tempo per i compiti e per la cena'
'comprendo i tuoi dubbi, o mio compagno volante. intanto però mi sono messo in viaggio, e voglio credere di poter arrivare in tempo per colmare questo mio desiderio e per portare a termine i compiti entro il tramonto.'
'te lo auguro, e vorrei proseguire con te. me lo concedi?'
'certo, certo, mi piace condividere le mie destinazioni. se sei armato della stessa volontà, voleremo insieme per il cielo più blu, fino a quando troveremo il cartello capo-al-mondo. poi ci gireremo, magari con qualche piroetta, e torneremo indietro.'
il merlo dal becco arancione prese a volare convinto fianco a fianco con il piccolo segreto. dall'alto vedeva il mondo marrone ed il mare turchese, alla vista del quale i ricci e le vongole si agitavano felici attorno al piccolo motore asciutto.
tutto procedeva secondo programma, quando, improvvisamente, il merlo individuò una zona fragolosa, rossa e succulenta, laggiù, sulla terra, in mezzo ad una via cittadina in odore di mercato all'aperto.
senza indugiare oltre, vi si buttò a capofitto, dimenticando il passato, la recente scoperta, il patto stretto con il piccolo segreto e la reale volontà di vedere, una volta nella vita, la fine del mondo.
rubò una fragola e si mise a beccarla di lato, assaporandone l'odore fresco ed il gusto soave.
il merlo dal becco arancione era appoggiato ad un ramo basso di quercia, e si stava riposando, dopo la scorpacciata di fragola. il sole era già tramontato di lato ed il cielo diveniva sempre meno blu, lasciando il posto al nero di buio.
improvvisamente, si ricordò del piccolo segreto e del suo motore asciutto.
preso dallo sconforto, si mise a guardare a destra e a sinistra, in alto e in basso, avanti e indietro. niente. non c'era traccia del suo amico, che avrebbe dovuto essere già di ritorno dopo aver doppiato il capo del mondo.
così, il merlo dal becco arancione si rese conto di aver perso per sempre un piccolo segreto che voleva arrivare lontano.
peccato, avrebbe potuto essergli utile.
