12 novembre 2009

solo

Leggo l’etichetta.

Gusto rotondo. Ne assaggio un sorso immaginandomi una biglia in bocca, di quelle che servivano a giocare su piste di sabbia quando si era bimbi. Sento solo vino.

Sapore fruttato. Cerco di ricordarmi le sensazioni di un morso di mela. Niente. Allora provo con la pesca sciroppata e con l’arancia senza anitra. Ancora niente. Sento solo vino.

Sapore asciutto. Qui siamo al paradosso. Sono perfettamente consapevole di avere liquido in bocca. D’altronde sto bevendo. Provo ad astrarre, a stare al loro gioco. Asciutto è qualcosa di non bagnato. Tuttavia, riferito ad uno stile, può caratterizzarne anche la sobrietà. Ragiono. No, un vino-sobrio è inconcepibile ossimoro. Deve voler dire altro. Alzo lo sguardo e vedo un uomo magro in piedi di fronte a me che sta bevendo un bicchiere di acqua con limone. Ecco. Lui ha un fisico asciutto. Io no, perché tendo ad alzare il gomito. Sono confuso. Sento solo vino.

Odore vinoso. Ecco, questo mi trova perfettamente d’accordo. Non ne capisco il senso, però. Hai poco spazio per fare una descrizione e ti perdi in pleonasmi. Forse sono io troppo complicato. Oppure terribilmente banale. Sento solo vino.

Sapore abboccato. Oddio, mi sento una triglia. D’altronde il vino è un’esca e chi lo beve abbocca. Il suo sapore, semmai, è abboccante. Sembra quasi un’aberrante inversione tra soggetto e complemento, cacciatore e preda. Inizio a pensare che sia un linguaggio in codice. Qualcosa del tipo “l’aquila è allunata” o “il cielo è blu sopra le nuvole”. Intravvedo complotti e minacce. Mi riempio di nuovo il bicchiere. Bevo. Sento solo vino.

Gusto morbido. E’ decisamente una trama di terroristica diplomazia internazionale. Infatti il cuscino è morbido. Il cachemire è morbido. I capelli cotonati e pieni di balsamo sono morbidi. La morbidezza prevede il tocco e l’affondamento senza troppa resistenza. Ci provo. Mentre sorseggio tento di affondare il liquido con la lingua e a valutarne l’impatto. Non ce la faccio. Sfugge via. Mi va per traverso. Tossisco, mi pulisco la bocca e ragiono. Sento solo vino.

Sapore amabile. Sì, è vero. Lo amo e lui si fa amare per il suo sapore. Qui però sono preparato, me l’hanno spiegato poco tempo fa. Infatti amabile, riferito ad un vino, significa che tende al dolce. E presuppone che tutto ciò che è dolce si debba amare. Molte persone, me compreso, amano di più la pasta alla carbonara e un panino con la soppressa piuttosto che un millefoglie con crema e cioccolato. Il mio amore per il gusto amaro è forse figlio di un dio amoroso minore? Aggrotto le sopracciglia, un pochino offeso. Ci bevo su, rendendomi vagamente conto che sento solo vino.

Proseguo con la lettura.

Si accompagna con l’abbacchio al forno, l’agnello al tegame con i carciofi e la carne di maialino da latte.

Do un'occhiata alle altre bottiglie chiuse che sono in bella mostra sul bancone e sbircio la loro etichetta. Si accompagna con l’antipasto magro e i pesci di lago. Con i broccoli. Con la cacciagione. Con la pasta all’uovo e i sughi estivi. Con i dolci all’uvetta. Con il foie gras. Con il salmone affumicato. Con i sottaceti e il tonno in scatola e le cipolle di Tropea.

Mi viene fame di tutto questo. Decido di ordinare qualcosa di solido per accompagnare la mia bevuta. Ma cosa ordino? Maialino da latte? La confusione giunge al culmine. Ruoto la bottiglia per finirla. Osservo il mio bicchiere positivamente mezzo pieno ma non accompagnato. Single. E’ splendido. Solo vino.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

quello che stavo cercando, grazie

domenica 15 novembre 2009 alle ore 06:58:00 CET  
Anonymous Anonimo said...

molto carino il suo blog
complimenti x le belle parole
magari io ??? !!!!

domenica 15 novembre 2009 alle ore 19:20:00 CET  
Anonymous Anonimo said...

smak smak quella di prima marì

domenica 15 novembre 2009 alle ore 19:21:00 CET  
Anonymous Anonimo said...

Perche non:)

mercoledì 18 novembre 2009 alle ore 16:12:00 CET  
Blogger Paolo said...

anonimo: grazie e :) !

mercoledì 18 novembre 2009 alle ore 17:17:00 CET  
Blogger tittielameraviglia said...

molto piu impegnativo lasciarsi sedurre dall'amaro che dal dolce..carpire il dolce nell'amaro..ma anche più costruttivo e soddisfacente:ottimo modo di allenare il palato ad esorcizzare il gusto di alcuni momenti della vita..

lunedì 23 novembre 2009 alle ore 17:57:00 CET  

Posta un commento

<< Home