20 agosto 2006

latitudini


i viaggi si sommano, la brezza d'avventura si smorza, si infila tra sicomori stanchi e arriva appena percettibile alla pelle.
le partenze sono sempre troppo calde, l'umidità cresce mentre la valigia viene riempita con precisione geometrica.
è calcolato ogni singolo spazio, ipotenuse tra mutande e camicie vengono coperte da ciabatte e fazzoletti di carta.
che non si sa mai, basta un attimo e il raffreddore è lì, alimentato da deficienze immunitarie di aerei dal condizionamento viziato.

fuori, il maxiesodo si consuma, tra allarmismi di apocalisse che coinvolgono sempre il prossimo, come il male.
qui invece, si compie una settimana di ferie forzata, passata a casa giustapponendo parole e ingurgitando succo d'uva chiara ovvero d'orzo, fermentati.
parossismi di vino e birra, produttorie di calore in progressione indefinita.

in sottofondo marcia una vecchia canzone di serge lama, che si dichiara malato per l'assenza di lei, tanto che il suo letto
"se transforme en quai de gare
quand tu t'en vas"

la musica francese è foriera di pioggia e freddo, di baveri alzati e di bar marroni dal fumo gitano.

domani sera non sarà la francia, ma si dovranno scalare paralleli più arditi.
non ci sarà fumo nei bar, proibito da anni.
idiomi incoprensibili e vocalizzanti usciranno da visi pallidi e amorfi.
popoli semplici e ricchissimi, costanti e sbadati, pescatori per mito e necessità.
gente anche triste, meditabonda, che si fa patologicamente depressa al di sopra di certe latitudini.

cambio disco, mi immergo nelle magnifiche sorti e progressive di odd børretzen, che grida con tuono waitsiano "vi drømte om amerika", abbiamo sognato l'america.
per il momento l'america la tengo lontana, intasata nelle sue tattiche balorde di democrazia da esportazione.
piani elaborati al tavolino unto di un diner lungo l'autostrada da menti obnubilate dal colesterolo.

mi avvicino piuttosto al rogaland, zona di nascita del buon odd, e zona di vita di brave persone con cui è un piacere parlarsi e sorridersi.
uomini e donne che diventano belli ridendo sinceri.

5 Comments:

Blogger tittielameraviglia said...

Ok ho azzeccato.sarà che mi sono scontrata spesso con la specie(è ironico,ovvio) "ingegnere", per quell'infantile curioosità che mi spinge a scambiare opinioni con chi ama ciò che io non comprendo o non conosco e ascoltare i suoi perchè e tentare (anche se a volte come in battaglia contro i mulini a vento)di fargli apprezzare ciò che non conosce o comprende.Ne sono usciti grandi disastri e grandi capolavori.Alla fine anch'io sono spesso catalogata in una specie spesso giudicata in maniera contrastante,ma non ce l'hanno fatta a farmi colorare le piume come avrebbero voluto,e quindi mi mimetizzo bene e non mi si riconosce.
Io dico che sei utile.
e io ,sarò utile? quando mi son risposta magari ti scrivo.
Post capolavoro, i miei complimenti.

lunedì 21 agosto 2006 alle ore 17:51:00 CEST  
Blogger tittielameraviglia said...

A JURAS:mm..ma guarda guarda, che ci fai qui?non sarai mica uno dei fili della matassa comune??!!del resto anche tu sei della "specie":)in quanto a me..dai no,stavolta non mi riferivo al "gazzino"( pensa che il "paolo" nn sà cos'è la bestiola,potrebbe spaventarsi e non degnarmi più manco di un commento!!)mi riferivo alla specie ancora meno apprezzata ..agli "azzeccagarbugli"!sì..forse faccio più bella figura da "gazzino"

martedì 22 agosto 2006 alle ore 20:51:00 CEST  
Anonymous Anonimo said...

oi, benvenuti entrambi, ing. e azz.!
ora chiamo un avv. di oslo, quello sì, uno squalo veramente (buongiorno, 1000 corone, la chiamavo, 3000 corone, per avere un suo parere, 3000 corone, circa, 5000 corone, un progetto in norvegia, 1000 corone, ah, non c'è l'avvocato? vabbè richiamerò...)

mercoledì 23 agosto 2006 alle ore 10:57:00 CEST  
Blogger tittielameraviglia said...

A PAOLO:non farti ingannare,tra noi gli squali sono i più cari e spesso i meno pericolosi..si presentano pomposi e eretti dentro il gessato e ti scrutano usando parole astruse di cui con gli anni vanno dimenticando il significato puro ed il gusto di ciò che sono e del perchè sono..io sono della tipologia più alternativa: gradevole,innocua dall'aspetto adolescenziale,poco formale, solare,insidiosamente accomodante, costo poco(professionalmente ovvio..)e mi sforzo ancora di capire se sono davvero quello che faccio o se il fare mi aiuta a rivelare quello che sono insomma..di quelle che è meglio guardarsi alle spalle,una creaturina deliziosamente velenosa.:)vero Juras?

mercoledì 23 agosto 2006 alle ore 17:22:00 CEST  
Blogger tittielameraviglia said...

A JURAS:insomma ho capito,preferisci la visuale del mio di-dietro ;) che una panoramica sulla mia personalità:)

giovedì 24 agosto 2006 alle ore 19:11:00 CEST  

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