08 agosto 2006

insomnia

agitata è la notte e senza riposo.
pensieri che si susseguono, si sormontano, si violentano, si confodono. e non concludono.

intere giornate passate a camminare senza motivo da un angolo all'altro della città sporca e cattiva.
spostamenti veloci in auto, immagini e cose che si stampano nella mente e vengono salvati per uso futuro.

tutto ritorna, nella notte senza sonno.
tutto appare, davanti agli occhi aperti nel buio.

anche le voci si fanno sentire. voci associate alle immagini, voci stridule e calde, insignificanti e secche.
mezze parole accompagnate da sorrisi di cortesia forzata.
sussurri d'intesa di innamorati perdenti di fronte ad una tazza di caffè finita.
accenti locali, lunghi e cantilenanti.
toni di altre città, di altre regioni, accompagnati dal loro carico di significati, conditi da tradizioni di anni passati.

tutto ha un senso, se preso singolarmente.
ogni evento è effetto di una causa, la quale, a sua volta, deriva da una scelta presa al posto di un'altra.
è la sìnchisi delle singole storie che fa confondere la mente dell'insonne curioso. non si capisce perché tutto avvenga senza di lui.
il controllo gli manca, e ne è dispiaciuto.
non poter disporre dell'ordine giusto, al momento desiderato, di storie e di voci, di immagini e di suoni, di colori e di visi, di vetrine e di alberi, di marciapiedi e di nuvole, di vento e di sole.
essere testimone non voluto, detestato, preso in giro, deriso e mai rimpianto.
inutile come un pezzo di legno bagnato, fastidioso come una macchia scura su un maglione bianco, dannoso come un colpo di vento in autunno inoltrato, insignificante come il passaggio di una nuvola in cielo.


è atroce il male alla testa.
un peso esplosivo che preme da dentro. si addensa nei bulbi oculari, facendoli pulsare al ritmo del cuore. ogni movimento è sorgente di un'ineffabile sofferenza. un rumore sordo che grida dall'intimo. un dolore cupo che vive e si alimenta da solo, tumore che assume energia da ogni singola fitta.

è utile il riposo al corpo dell'uomo.
è fondamentale l'oblio del sonno per la mente confusa.

- non esiste finale perfetto - gli disse lei stringendo la pistola
- perché lo dici, tesoro? -
- perché mi pare tutto già visto -
e gli sparò.