04 dicembre 2006

tomi

notturno veneziano, quando la città è lasciata a sè stessa.
di giorno c'è il movimento che la regge, se ne prende cura.
di notte, è solo il buon senso di pochi che sono in giro a permettere che rimanga immacolata e bellissima.

i negozi di cose inutili sono chiusi, mentre scorrono di fianco a passi che risuonano, rimbalzano, rimbombano e strisciano su pietra consunta.

il gradiente di freddo, col buio d'inverno, aumenta salendo i ponti e si fa più mite tornando a livello dell'acqua.

una giovane donna, prosperosa nel nero di una maglia calda ed elastica, versa vino con occhi spalancati e sorpresi.

di fuori l'acqua è ferma e il vicino ghetto vecchio nasconde segreti mossad.
un poliziotto in borghese fuma sigarette da poco guardando la vetrina di un negozio di candelabri e vecchi tomi di torah. attende il nemico invisibile nella sua fortezza bastiani fatta di antica e invidiosa reclusione.
intanto, si annoia.

oltre la madonna dell'orto, tra i palazzi possenti e ordinati, un uomo accompagna il suo cane lungo la via che porta alla fermata del traghetto. osserva due panchine rosse e sfondate che si danno le spalle. arriva di fronte alla laguna e guarda il cimitero di san michele galleggiare sotto la luna.

la luce dentro i treni è bianca.
un ubriaco passa, apre la porta che lo conduce all'altro vagone, si guarda indietro per accertarsi di non aver perduto alcunché.
poi continua, in verso opposto alla marcia del treno, in moto relativo più lento.


si ricorda di quando da giovane aveva paura della bella musica.

1 Comments:

Blogger tittielameraviglia said...

questo post stà bene con il mio su come nulla puoi nascondere a Venezia..vedo che nemmeno tu sei immune dal fascino..ti dirò che anche i negozi di cose inutili hanno un perchè..mai nulla è spesso così gradevole come l'inutile

giovedì 7 dicembre 2006 alle ore 16:15:00 CET  

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