trasparenza
curiosa tra le righe.
la lettera non è sua, ha aperto il cassetto di qualcun altro.
ha molto peccato, lo sa.
la tentazione è irresistibile.
legge, capisce, intuisce, ignora.
trova altre lettere, sempre dello stesso mittente.
tutte scritte a mano, con penna stilografica e grafia goffa.
è incredula. si sente implodere. le manca il respiro.
si alza e apre lo scuro della finestra.
la luce potente del primo pomeriggio entra ed illumina una valigia pronta per volare.
il passaporto è lasciato chiuso sul tavolo, di fianco alla chiave dell'auto a noleggio.
nella stanza accanto si sta consumando un amore.
anzi, si sta esaurendo un amore.
c'è un litigio in corso, si levano grida, assieme a frammenti di cattiveria mescolati a gocce di rabbia.
la porta viene sbattuta e lei rimane seduta sul letto.
i capelli sono nervosi, il viso è contratto.
ora è sola. deve ragionare.
prende il passaporto dal tavolo e lo sfoglia, senza guardare i timbri colorati di mezzo mondo.
sa che lui non andrà lontano.
senza passaporto, in un paese straniero, non si può fuggire, nemmeno per assenza d'amore.
il cantante chiede parole poco chiare e dice basta ad interpretazioni facili.
un uomo di media statura si concentra sul telaio della finestra di fronte.
sta asciugando un bicchiere da qualche minuto. era sporco di borgogna da pochi soldi e di sangue da labbra screpolate.
ascolta la canzone, che scivola via sulle note di un crescendo irresistibile.
sa che è senza documenti.
sa che non potrà andare lontano.
ma intanto gode della perfetta trasparenza e del luccichio bruciato del vetro sottile.

la lettera non è sua, ha aperto il cassetto di qualcun altro.
ha molto peccato, lo sa.
la tentazione è irresistibile.
legge, capisce, intuisce, ignora.
trova altre lettere, sempre dello stesso mittente.
tutte scritte a mano, con penna stilografica e grafia goffa.
è incredula. si sente implodere. le manca il respiro.
si alza e apre lo scuro della finestra.
la luce potente del primo pomeriggio entra ed illumina una valigia pronta per volare.
il passaporto è lasciato chiuso sul tavolo, di fianco alla chiave dell'auto a noleggio.
nella stanza accanto si sta consumando un amore.
anzi, si sta esaurendo un amore.
c'è un litigio in corso, si levano grida, assieme a frammenti di cattiveria mescolati a gocce di rabbia.
la porta viene sbattuta e lei rimane seduta sul letto.
i capelli sono nervosi, il viso è contratto.
ora è sola. deve ragionare.
prende il passaporto dal tavolo e lo sfoglia, senza guardare i timbri colorati di mezzo mondo.
sa che lui non andrà lontano.
senza passaporto, in un paese straniero, non si può fuggire, nemmeno per assenza d'amore.
il cantante chiede parole poco chiare e dice basta ad interpretazioni facili.
un uomo di media statura si concentra sul telaio della finestra di fronte.
sta asciugando un bicchiere da qualche minuto. era sporco di borgogna da pochi soldi e di sangue da labbra screpolate.
ascolta la canzone, che scivola via sulle note di un crescendo irresistibile.
sa che è senza documenti.
sa che non potrà andare lontano.
ma intanto gode della perfetta trasparenza e del luccichio bruciato del vetro sottile.

14 Comments:
il cantante è ivano fossati e la canzone è 'battito'.
bello post quest
Ho capito una cosa, ieri sera dopo aver visto un film (I testimoni)... e cioè che le persone che riescono a non essere gelose sono quelle con più autostima. Insomma tecnicamente l'autostima e la gelosia sono inversamente proprozionali. Forse è banale, ma ora mi è più chiaro.
Ciao elec
P.S. ma come faccio a non risultare anonima qui da queste parti?
(elec)
... lascia il tuo commento come "altro", così puoi mettere il tuo nome ed eventualmente il tuo link...
comunque, sono d'accordo con te.
anche se a volte l'autostima si chiama anche menefreghismo...
grazie del passaggio.
p.
Non ha "molto peccato" ...
Bel post!
Complimenti.. l'ho vissuto questo post.. bellissimo.
un abbraccio.
questa foto è una meraviglia. E' tua?
adoro "battito".il post è molto bello.bravo.
grazie a tutti per la visita.
m. "laurette": la foto è mia, sì! sai che da me è tutto fatto in casa, se non espressamente indicato. :) questa immagine rappresenta il pavimento all'ingresso del mio bar preferito di stavanger-norvegia.
anonimo (chi sei?): il testo di 'battito' mi ha allucinato e continua a farlo.
Leggere cose altrui...un peccato mortale che spesso si ritorce contro il peccatore. Bella foto, viene voglia di entrare in quel bar.
Te lo sarai sentito dire e ripetere, ma qui non posso che levarmi il cappello e farti altri complimenti. Oltre alla pluralità di situazioni che mi ha molto avvinto, splendida l'immagine del bicchiere macchiato di borgogna e vino da labbra secche. Davvero encomiabile.
Buon ferragosto
Anathea
bello bello questo post...
un pò mi son sentita implodere anche io, rivivendo una situazione passata...
non avevo sbagliato cassetto,
bensì avevo aperto un libro sbagliato...
torna presto con nuove parole di giorno e di notte
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